
Arredamento e studio dello spazio sono aspetti importanti che si legano alla dimensione interna e alla funzionalità dei movimenti. Il tutto in un’ottica di previsione, poiché gli ambienti sono destinati a riempirsi di elementi d’arredo e decorazioni. Nella valutazione degli obiettivi e dei risultati attesi, il loro impatto deve per forza essere preliminare all’acquisto di un qualsiasi oggetto o mobilio.
La fruizione dello spazio si baserà sempre su una differenza per aree. La definizione spaziale è anche e soprattutto la proiezione di un punto di vista. Grande o piccolo non è quasi mai ciò che corrisponde alla realtà, ma quasi sempre quello che appare alla nostra vista e stimola la nostra reattività.
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I punti focali
L’assenza di un punto focale porterebbe ad una risoluzione caotica e ingenererebbe una sensazione di spreco dello spazio. Tutto quello che appare all’osservazione della nostra vista viene rielaborato dal nostro cervello e riordinato in una dimensione percettiva. Le immagini sono sensazioni che possono tradire o confermare. In ogni caso è dall’uso quotidiano che arriveranno conferme e smentite ma, se si è operato bene, anche grandi soddisfazioni.
Facciamo degli esempi. Guardare in basso da un’altezza significativa fa sembrare tutto più alto di quanto non sia nella realtà; mentre osservando un oggetto dal basso lo farà sembrare più basso di quanto non sia. Se lo spazio a disposizione è angusto, a volte è sufficiente abbattere un tramezzo o ricorrere a piccoli trucchi per ingannare la percezione, realizzando vedute più ampie con una giusta disposizione degli arredi.
La percezione dello spazio e i punti di vista
L’accesso a uno spazio ben definito equivale a un ingresso in una dimensione percettiva tutta nuova. Dall’occhio al cervello avviene una elaborazione e il frutto di questa decodificazione può portare a un’esperienza sensoriale più o meno piacevole. La visuale deve, per questo motivo, essere perfetta. Per ottenerlo occorre sempre evitare di posizionare barriere visive in prossimità dell’ingresso. Ogni ostacolo visivo è un disturbo alla percezione ordinata dello spazio.
Poiché la prima impressione che si riceve entrando in un ambiente può essere condizionante della nostra esperienza in quel luogo, è sempre preferibile sistemare le cose più interessanti all’inizio del percorso suscitando un positivo coinvolgimento di tutti i sensi dello spettatore. Catturare l’attenzione e rendere piacevole l’esperienza non può ridursi al frutto della messa in pratica di piccoli trucchi, ma deve rappresentare l’esito di un’accorta armonia tra realtà e sensazioni. Giocano ruoli fondamentali decorazioni, finiture, luci di effetto.
Allestire lo spazio in farmacia
È probabilmente uno degli spazi più complicati da definire, poiché funzionalità e coerenza, praticità e colpo d’occhio, devono convivere in armonia e per lungo tempo. Qui l’elemento focale protagonista non è semplicemente nell’arredamento ma in tutti gli elementi complementari. Tutto deve convivere in armonia e niente dovrà essere dissonante rispetto al punto focale che è, in questo caso, ben chiaro e cioè lo spazio dedicato ai farmaci.
Arredi, luci, strutture per l’esposizione dei prodotti, un banco funzionale per la vendita è un insieme di cose che devono apparire un’unica cosa. L’interior design per farmacie è approccio artistico e va affidato a professionisti esperti. Tra le priorità c’è quella di liberare spazio a favore della vendita e dei servizi. Ogni mobile va posizionato tenendo presente non solo l’ingresso e gli spostamenti dei clienti ma anche la gestione delle scorte e del magazzino.
Nelle farmacie si lavora all’alto contenimento in poco spazio. Spesso si è in presenza di un piano di carico superiore o inferiore e alla necessità di posizionare pedane. Non è raro dover rendere fruibili vassoi in metallo o in plexiglass antiurto e ordinare cassetti in metallo con guide ad estrazione totale.
Normalmente si dotano gli spazi di separatori longitudinali e trasversali. Senza dimenticare l’allestimento del laboratorio galenico, realizzato sempre su misura e con tutte le dotazioni obbligatorie previste. Insomma, ogni spazio va personalizzato a seconda delle esigenze e della disponibilità degli ambienti.